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Limitazioni uso banconote da 500 e 200 € - Qualcuno @iuti Nessuno

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Limitazioni uso banconote da 500 e 200 €

Vox Populi

   

CARENZA O CRIMINALIZZAZIONE DELLE BANCONOTE DA 500 E DA 200 EURO?

ALLEGGERIAMOCI DALLA BULEMIA DI CARICHI ERARIALI PALESI ED OCCULTI O TRASVERSALI!
DISINTOSSICHIAMOCI DALL'INSTILLAZIONE QUOTIDIANA DI FORTI DOSI DI IPOCRISIE!
INSOMMA, SVEGLIAMOCI DALL'ANESTESIA DI MASSA!
Apprendiamo dagli organi di informazione che il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco,  in occasione della Sua audizione in Commissione Parlamentare Antimafia ha usato (fonte: Italia Oggi del 15.1.2015, pag. 41) le seguenti virgolettate espressioni:
  • "Le banconote da 500 e da 200 euro sono sostanzialmente sparite; le 100 si stanno riducendo, mentre ora si usano di più i tagli da 20 e da 50 euro ";
  • "Le banconote da 500 euro sono crollate in Italia. Sono versate in Italia, ma non vengono più prelevate per essere spese. Questo vuol dire che sono molto utilizzate nel resto del mondo"(...ovvio, fortunatamente per gli altri, il Suo provvedimento del 3.4.2013 non ha alcun valore all'estero!...) affermando tra l'altro, sinteticamente, che la maggioranza dei componenti del government board della BCE, cui lui fa parte, non vuole eliminare questi tagli in quanto probabilmente a loro servono mentre a noi no !!!.(*), rilevando un "aumento dell'uso del contante prelevato dagli atm" e un calo del contante chiesto "allo sportello bancario"
E' SCANDALOSO DOVER VERSARE E/O PRELEVARE DI NASCOSTO (DAI BANCOMAT) I PROPRI RISPARMI, COME SE FOSSERO CORPO DI REATO. CHE VERGOGNA! 
Con tutto il rispetto che gli è dovuto, a prescindere se voluto, ci interroghiamo sul se, il Governatore: 
  1. abbia riferito in Commissione Parlamentare Antimafia che è stato proprio lui che ha firmato il provvedimento 3 aprile 2013 col quale si "bandivano, criminalizzandole" le banconote da 500 e da 200 euro, obbligando banche, poste ed altri destinatari del provvedimento ad astenersi dall'effettuare operazioni o, addirittura dalla prosecuzione del rapporto continuativo (ossia chiudere i conti correnti ...) già in essere inviando una segnalazione di operazione sospetta, in mancanza di ragionevole motivazione dell'operazione di deposito, di prelievo, di pagamento  o di qualsiasi altra operazione con utilizzo di banconote di grosso taglio (500 e 200 euro) per importi unitari di 2.500 euro a  prescindere dal numero di banconote (anche solo una da 200 euro!)  del taglio "criminalizzato" utilizzate nell'operazione?
  2. Abbia rammentato che in Germania e in Olanda non esiste alcuna limitazione all'uso del contante, che in Danimarca il limite è fissato a 13.400 euro, che in Belgio e Slovenia il limite è pari a 15.000 euro?
  3. Abbia riferito che le limitazioni all'uso del contante hanno funzione prettamente antievasione fiscale piuttosto che antievasione dalle patrie galere dei terroristi, dei riciclatori o degli usurai e che comunque la misura limitativa dell'uso del contante è stata fallimentare anche rispetto alla dichiarata lotta alla illusoria evasione fiscale, come, peraltro, affermato dal Viceministro dell'Economia e delle Finanze Luigi Casero e dal Vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate Marco di Capua nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda il 31.3.2014? Nell'occasione venne testualmente affermato "Abbassare ulteriormente la soglia non porterebbe ad alcun tipo di risultato in termini di lotta all’evasione. Abbiamo già visto in questi anni"......."che la grande evasione, quella che contribuisce a formare i 130 mld di evasione fiscale totale in Italia, non si nasconde tra i pagamenti in contanti". Anche i fatti ad oggi avveratisi provano ineluttabilmente che la gabbia al contante è stata un vero fallimento per l'economia e le famiglie e che non sarebbe affatto enfatico definire la detestabile misura un grave danno emergente nonché causa di lucro cessante per l'intera economia nazionale, cui bisognerebbe porre rimedio anche con idonee azioni giudiziarie nei confronti di ogni eventuale sciente responsabile, così come una società civile dovrebbe indignarsi di fronte a pseudo misure di alleggerimento del carico giudiziario al prezzo della rinuncia o del depotenziamento delle azioni finalizzate alla prevenzione e repressione dei mini reati dai quali derivano sempre grandi problemi e che, in gran parte, afferiscono a comportamenti antigiuridici perpetrati da chi riveste incarichi pubblici;
  4. Abbia riferito la strana coincidenza della decorrenza della riduzione a meno di 1.000 euro del limite di utilizzo del contante ( 2012) con la data di entrata in vigore della riduzione dal 2% all'1% della riserva obbligatoria, presupposto necessario per sperare in un raddoppio dei depositi bancari a fine di tracciabilità, previa immissione (o cooptazione) di liberata (o precettata) liquidità nel sistema?
  5. Abbia riferito che oggi, nell'Italia libera e democratica che gli antenati ci hanno affidato affinché ne curassimo e preservassimo i principi fondamentali, c'è quasi da vergognarsi nel presentarsi in banca o posta con sacrosantamente sudate banconote da 500 o da 200 euro, dovendo, oltre alle pene per il legittimo conseguimento, giustificarne il possesso e lo scopo dell'impiego? Ma davvero crede che i riciclatori o terroristi dichiarino al cassiere di banca o posta che quelle banconote provengono da furti o rapine o che servono per finanziare il terrorismo? Qual è il prezzo giusto da pagare, in termini morali, per affrancarsi da un sistema ove chi collude, corrompe, sperpera e delinque riversa sugli onesti le conseguenze dell'assenza o dell'inapplicabilità di idonee azioni o misure repressive o, comunque, dissuasive?

Ovviamente quanto testé assunto non vuol significare minimamente messa in discussione della professionalità o serietà del Governatore, ma esprimere, a chi legge, un forte rammarico rispetto alle sommerse verità che sottendono l'estremizzazione della normativa antiriciclaggio,  modellata su interessi di natura erariale piuttosto che di prevenzione e repressione dei crimini cui è o vuol essere antidoto,  che produce solo deleteri effetti sulla produzione e sull'economia a causa dell'ingabbiata circolazione del controvalore della produzione (aggiunta al protervo mancato pagamento dei debiti della P.A.) e, provatamente, finalizzata a "drogare" i recettori socio-economici rispetto all'assenza fisica di banconote nel nostro Paese, vuoi per la massiccia tesaurizzazione, vuoi per la dilagante ed inarrestabile corruzione, vuoi per l'incommensurabile espatrio di capitali, vuoi per la (fin'oggi praticata) surroga di moneta instabile con l'euro, vuoi perché essa è stata considerata moneta di riserva per altri investitori, vuoi per l'incessante crisi economica generata dalla pressione erariale e vuoi per gli errati presupposti che hanno dettato le regole di emissione, nonchè per l'ostilità dei paesi nel rendere la moneta rappresentativa delle effettive risorse dell'intera UE, con armonizzazione delle pressioni fiscali, del costo del lavoro, dei servizi sociali, del costo della previdenza ed assistenza, della giustizia, del costo della politica, delle tutele socio-economiche ed ambientali, ecc... ecc..., affiancando all'unicità della moneta anche quella del portafoglio che la contiene e del bilancio che ne contabilizza destinazioni consuntive e previsionali, ovviamente dopo aver reso elettivamente democratiche  tutte le Istituzioni Europee ed internazionali (BCE e SEBC, ,MES o FESF, FMI, Commissione Europea). Sì, lo so, è pura utopia!
___________________ 
(*) Forse a lui le banconote e le monetine, in generale, non servono in quanto viene, legittimamente, remunerato con denari tratti dai conti dello Stato (alimentati da esosi prelievi erariali) e tramutati in più igieniche disponibilità economiche elettroniche che, peraltro, a differenza delle "luride" banconote maneggiate da chicchessia non sono vettoriali di malsani microbi e batteri,  mentre altrettanto non accade per chi quotidianamente opera nel mondo della produzione REALE, diversa da quella geneticamente ed evolutivamente finanziaria, avendo inibita la possibilità (peraltro oggi obbligo diabolico) di detenere rapporti bancari anche per disavventure di pochi euro o disguidi cui non ha potuto fronteggiare a causa dell'indisponibilità delle necessarie risorse per onorare chi avrebbe potuto assisterlo nell'esercizio dei propri diritti avverso i colossi bancari, né potendo usufruire di un sistema che gli rendesse giustizia! Questi soggetti, hanno o meno il diritto a vedersi remunerata la loro prestazione con moneta avente corso legale? O poiché sono inciampati nelle insidiose maglie del sistema dovrebbero lavorare senza poter accampare diritti o pretese remunerative poiché il controvalore finanziario del loro prodotto reale non è "imbutabile" nelle strozzature del sistema bancario? Anche questa è Italia reale! Eppoi, certo che agli altri paesi servono le banconote da 500 e da 200 euro, perché rinunciare a tagli monetari propri in ragione della tutela dalla corruzione e dal riciclaggio cui sono affetti altri partner? Perché gli altri dovrebbero farsi carico delle conseguenze dei nostri atavici ed irrisolti mali, quando noi non siamo o non vogliano essere efficaci rispetto alle soluzioni? Se ognuno dovesse privarsi delle proprie libertà perché queste costituiscono problema per gli altri, si arriverebbe al paradosso per cui l'applicazione erga omnes della somma dei problemi altrui sopprimerebbe l'esercizio di ogni diritto anche nelle forme e nell'attuazione dei progressi socio-economici, sol perché altri non hanno potuto o voluto raggiungere l'analogo livello di benessere! Posto matematicamente a 100 il massimo livello di benessere dell'aggregato sociale cui si appartiene, ogni gruppo  che lo costituisce e forma si vedrebbe privato dell'esercizio delle prerogative socio-economiche conquistate proprio in ragione della somma dei mali altrui (es. 70) e non in funzione del proprio malessere (es. 10)! 
Va da sè che l'applicazione di misure a tutela della somma dei malesseri (ovviamente propri ed altrui) annullerebbe tutti i diritti, a beneficio solo ed esclusivamente di chi detta le regole: Despota, Re, Imperatore, Aristocrazia, Plutocrazia, Pubblica Amministrazione! Perché vaccinarci contro un male che non ci affligge, se non per arricchire le case farmaceutiche?

Postato il 18 gennaio 2015

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