Riduzione del numero dei parlamentari
Tutela dei Diritti > Riforma Costituzionale-Referendum 4.12.2016
RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI
In ipotesi di conferma referendaria della legge di riforma costituzionale:
- Avremo sempre 615 deputati con diritto alle odierne indennità, rimborsi ed accessori ad oggi goduti. Quindi nessuna riduzione di deputati;
- Avremo 215 senatori in meno, ma dotati di vitalizio e 100 senatori senza indennità, ma con ovvio diritto al rimborso delle spese per viaggi, pasti e soggiorni in quel di Roma essendo previsto, per tutti i parlamentari, "il dovere di partecipare alle sedute dell'Assemblea e ai lavori delle Commissioni" (art. 64, comma 6), conseguendone che avremo uno stuolo di funzionari e dirigenti che peregrineranno da e verso quel di Roma per ovvie(?) ragioni connesse al ruolo del senatore nel Comune o nel Consiglio regionale di provenienza, comportando ulteriori ingenti spese per viaggi, pasti e soggiorni o, verosimilmente, per la nomina di creative figure di supporto;
- Avremo sempre un Senato con una sede propria e con tutte le odierne spese di funzionamento. Tutti i dipendenti della Camera e del Senato confluiranno in un nuovo ruolo unico dei dipendenti del Parlamento che raccoglierà e coordinerà le disposizioni già vigenti nei rispettivi ordinamenti, stabilendo le procedure per le modificazioni successive, restando comunque validi ad ogni effetto i rapporti giuridici, attivi e passivi, instaurati anche con i terzi.
Pertanto, la riduzione dei parlamentari si concretizzerà solo rispetto al numero dei senatori, fermi restando, se non aumentando, i costi generali - diretti ed indiretti - di gestione del nuovo senato.