Ricorso per quasi schiavitù e servitù
Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo per riduzione in "quasi schiavitù"e" servitù" spedito in data 10 aprile 2014.
Così come è innegabile che la schiavitù possa derivare anche da situazioni di fatto che mortificano o tolgono la la dignità umana, è altrettanto ovvio che chi la subisce aspiri a liberarsene con ogni mezzo.
E' convizione dei ricorrenti che i presupposti della quasi schiavitù o servitù, intese come da definizioni di contesto esplicitate nel corpo del ricorso scaricabile dalla presente pagina del sito, possano essere democraticamente rimossi con l'utilizzo degli strumenti che l'Ordinamento domestico e sovrannazionale hanno previsto e posto in essere a tutela dei diritti, senza necessità di alcun atto contrario ai principi del dialogo e del pacifico confronto.
MOSSI DA TALE SPIRITO ED AL FINE DI NON RIMANERE INDIFFERENTI A DANNOSI FENOMENI SOCIO-ECONOMICI DEPRIVANTI DELLA DIGNITA' E DELLE SPERANZE DI CRESCITA, DI SVILUPPO E DI ESISTENZA, ABBIAMO PRESENTATO RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO AFFINCHE' CONDANNI LO STATO ITALIANO, EX ART. 46 § 1 CEDU, ALL'ADOZIONE DI TUTTE LE MISURE NECESSARIE PER RIMUOVERE INTEGRALMENTE LE CAUSE E GLI EFFETTI PREGIUDIZIEVOLI DELLE LAMENTATE VIOLAZIONI ALLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO.
Come può NON definirsi QUASI SCHIAVO O SERVO colui che effettua operazioni commerciali a favore della Pubblica Amministrazione e che, oltre a non essere pagato nel rispetto dei termini contrattuali, si vede pignorato o espropriato dei propri beni appunto perchè non ha potuto VERSARE le GABELLE dovute alla medesima Pubblica Amministrazione con MONETA REALE a fronte di un REDDITO o IMPONIBILE IVA VIRTUALE, mai monetizzato, ma che per finzione giuridica deriva dalle medesime operazioni?
E quando per effetto del mancato pagamento dei predetti debiti da parte della Pubblica Amministrazione il debito erariale o le GABELLE dovute ammontano ad un importo per il quale è previsto l'IMPRIGIONAMENTO, possiamo ancora definirci cittadini o dovremmo chiamarci SUDDITI SCHIAVIZZATI ED ASSERVITI a chi erode circa l'80% delle RISORSE NAZIONALI?
Possono coesistere in una società, definita civile ed evoluta, situazioni di fame e disperazione contemporaneamente alla elargizione di stipendi adamantini e di auree pensioni, alla allegra spesa/sperperi pubblici, nonchè all'imperterrita ed arrogante reiterazione di eclatanti e dilaganti casi di tangenti e di corruzione?
R I F L E T T I A M O C I S O P R A P A C I F I C A M E N T E
ED UTILIZZIAMO GLI STRUMENTI LEGALI PER LIBERARCI DALL'INTOLLERABILE STATUS QUO
ECCO ALCUNI SCHEMI ILLUSTRATIVI DELLA EFFETTIVA SITUAZIONE IN CUI VERSIAMO